Rumours

Politica e Società

Fermare i rumours, cambiare il mondo

I pettegolezzi generano pregiudizi. Un gruppo di influencer ha fatto squadra per dire basta

A cura di

Lorenzo Marsicola

Immagini di

ICEI


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Come nascono gli stereotipi? Ma, soprattutto, possono essere combattuti e magari sconfitti? Difficile dare una risposta, specialmente in questo momento storico. Quel che è certo è che non bisogna smettere di far sentire la propria voce. Per questo motivo, Ratpark Magazine è felice di promuovere la recente campagna di sensibilizzazione sviluppata dalla ong ICEI (Istituto Cooperazione Economica Internazionale) dal titolo StopRumors, nell’ambito del progetto DiversaMente, Giovani contro le Discriminazioni.

La campagna ha coinvolto giovani da tutta Italia, digital creator, realtà non profit e della società civile, per un uso responsabile delle parole e per dire basta alle discriminazioni. Il legame tra le parole e i rumours (voci o pettegolezzi) è molto stretto, poiché le dicerie si diffondono principalmente attraverso la comunicazione verbale. I rumours si pongono così alla base della piramide dell’odio perché queste voci infondate, non verificate e diffuse con leggerezza possono facilmente evolversi in pregiudizio, discriminazione, odio sistematico e atti di estrema violenza.

Il cambiamento parte dai giovani

L’iniziativa, finanziata da AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, ha coinvolto più di 300 giovani e 40 operatori/operatrici e educatori/educatrici di 13 centri giovanili situati in 5 città italiane (Milano, Montesilvano, Pontedera, Reggio Emilia e Torino) ed è portata avanti da un partenariato composto da 6 organizzazioni della società civile e 3 enti territoriali: ICEI (capofila del progetto), Fondazione
Feltrinelli, Rete delle Case del Quartiere, ARCI Valdera, Movimentazioni APS, Comune di Reggio Emilia, Comune di Pontedera e Comune di Montesilvano.

All’interno del comunicato sono riportate le parole di Rosaria De Paoli, direttrice di ICEI: “Obiettivo principale della campagna di sensibilizzazione, realizzata con il coinvolgimento diretto dei giovani e delle giovani del progetto, è promuovere il pensiero critico, in particolare nella Generazione Z, riguardo all’uso delle parole nella vita quotidiana”.

ICEI è un’organizzazione no profit nata a Milano nel 1977, impegnata nella cooperazione allo sviluppo nei Paesi del Sud del mondo, nella cooperazione sociale in Europa, nella ricerca e nella formazione. Lavora da sempre con le persone e le comunità locali per migliorare le condizioni sociali ed economiche, promuovendo in modo partecipativo società inclusive, eque e sostenibili e realizzando interventi di cooperazione in Italia e nel Mondo in ambito di cittadinanza interculturale, inclusione lavorativa e, con particolare attenzione all’ambiente, agricoltura sostenibile e turismo responsabile. ICEI è da anni in prima linea nell’ambito della lotta alle discriminazioni e nella formazione di competenze interculturali per la costruzione di comunità e società inclusive. I beneficiari prioritari, trasversalmente a tutte le aree, sono i soggetti più vulnerabili, con particolare attenzione a giovani e donne.

Il progetto DiversaMente ha visto inoltre la nascita della prima Rete Nazionale di Giovani attivisti e attiviste anti-rumours denominatasi Tuttazione, uno spazio di protagonismo giovanile su scala nazionale incentrato sui temi del contrasto alle discriminazioni e promozione delle diversità.

Influencer vs rumours

Alla campagna DiversaMente hanno preso parte anche alcuni delle/dei Digital Creator italiani più attive/i sul tema del contrasto alle discriminazioni. Nel video possiamo vedere i volti e le voci di: Anna&Anastasia di Travel On Art, Dalila Bagnuli divulgatrice e scrittrice che si batte contro la grassofobia, Alessandro Velata che, insieme ad Anita Raccanello, fa divulgazione su Instagram e TikTok sui temi legati alla disabilità; Ethan Caspani, uno dei più noti divulgatori sui temi dei diritti delle persone transgender, e infine Selena Peroly creator di origine camerunense e scrittrice che si occupa della lotta al razzismo e agli stereotipi etnici. Separatamente, hanno realizzato uno splendido video in cui vengono rappresentate le varie forme di pregiudizio e discriminazione a cui ciascuno di loro cerca di far fronte.

Abbiamo avuto il piacere di parlare di StopRumors con Selena Peroly, che in merito al progetto ha dichiarato: “Sono entrata a far parte del progetto circa sei mesi, dopo aver ricevuto una chiamata da Carolina Lucchesi, una delle promotrici, e ho subito accettato con entusiasmo. L’obbiettivo del progetto è quello di riuscire a mostrare ai giovani come viene visto, e trattato, chi è oggetto di stereotipizzazione. Il video che abbiamo realizzato insieme ad altri content creator è esemplare. Che si tratti di razzismo, omofobia, disabilità, il punto centrale è che il pregiudizio annebbia la vista, accieca le persone. Per cui, anche in maniera ironica, abbiamo cercato di mostrare ai giovani come in realtà non ci sia niente di fondato in tutto ciò, anche se le conseguenze, del pregiudizio si intende, poi sono molto reali e concrete. Io stessa avrei
esempi a non finire di situazioni sgradevoli, o peggio, che ho sperimentato sulla mia pelle”.

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